DONNE IN AFGHANISTAN: TESTIMONIANZE DI HAFIZA MOHIBE, SALEHA YAQUBI E BASERA MUZAFFARI

Ciò che segue è la sintesi di tre testimonianze di donne e attiviste afgane – Mohibe Hafiza, Yaqubi Saleha, Mazuffari Basera – raccolte durante l’iniziativa di SudAlterno a Rende (CS) “The forgotten War”, che tracciano una panoramica della situazione attuale e generale in Afghanistan: il divieto all’istruzione per le donne afghane, la nuova imposizione del burqa, le persecuzioni degli hazara (le attiviste sono tutte e tre di etnia hazara), le responsabilità dei paesi imperialisti nell’attuale situazione in cui versa il paese dopo la smobilitazione militare Occidentale nella Repubblica Islamica dell’Afghanistan.

Bisogna premettere che qui non si vuole minimamente porre in essere una sorta di nostalgia per l’occupazione NATO della regione, se mai queste testimonianze, con il loro portato di oppressione e repressione dovrebbero servire a comprendere come vent’anni di governi compiacenti agli occupanti non abbiano avuto la forza di sradicare una certa visione della donna. Nonostante due decenni e ingenti fondi spesi, siamo davanti ad un totale fallimento delle politiche di emancipazione femminile e non solo. L’evidenza è che la presenza militare garantiva probabilmente interessi di ben altra natura piuttosto che la possibilità di una ridefinizione degli equilibri sociali e culturali in un paese ridotto in macerie e governato per ben due volte da un regime religioso e integralista. Non va dimenticato che fu proprio per esplicito volere dell’alleanza atlantica che si supportarono gli integralisti islamici, dai mujaheddin ad  al-Qāʿida, fino ai Talebani. 

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La situazione delle donne in Afghanistan sotto il governo dei talebani

Nella corrente e brutta situazione che si vive nel nostro paese, l’Afghanistan, una delle questioni più calde è quella relativa alla condizione delle donne, i loro diritti e i problemi che devono affrontare sotto il nuovo governo dei talebani

Tra il 1996 e il 2001, durante il governo precedente dei talebani, hanno imposto leggi rigorose che vietavano alle donne di andare a scuola, avere un lavoro e di viaggiare senza una scorta maschile. Nel 2001, a causa dell’intervento americano, i talebani lasciarono il paese e si è costituita la Repubblica Islamica dell’Afghanistan. In questa fase, alcune organizzazioni internazionali hanno aiutato e sostenuto le donne e i loro diritti e le hanno  coinvolte a partecipare in tutti gli aspetti sociali, politici ed economici del paese.

Pertanto, durante questi 20 anni, le donne afghane hanno cercato di ottenere e avere un proprio ruolo all’interno della comunità nel Paese. Finalmente ci sono state molte donne insegnanti, dottoresse, imprenditrici, ingegneri, avvocati e molte altre hanno svolto incarichi politici, mentre il resto delle ragazze frequentava  la scuola e l’università. Ma il 15 agosto 2021, per la seconda volta, l’Afghanistan è passato sotto il controllo del più ricco e crudele regime talebano.

Una volta stabilito il loro nuovo governo in Afghanistan, le ragazze e le donne corrono un rischio molto serio e hanno perso i loro diritti umani fondamentali ossia:

1. Le ragazze e le donne non possono prendere i mezzi pubblici se non in compagnia di un parente  maschio (Mahram). In poche parole, non possono più uscire di casa da sole.

2. Dall’arrivo dei talebani le donne hanno perso i loro posti e non possono più andare a lavorare. Solo alcune di loro possono farlo, ma con uno dei loro parenti maschi vicino o nello stesso ufficio. In particolare, le giornaliste non possono più lavorare né in televisione né in radio.

3. A causa del governo dittatoriale dei talebani, il 65% delle organizzazioni che lottavano per i diritti delle donne sono state chiuse. D’altra parte, le donne attiviste sono a rischio di misure repressive da parte del regime terroristico. Rischiano di essere uccise.

4. Ma, Nonostante questa minaccia molto reale, le attiviste afghane hanno ripetutamente organizzato azioni di protesta contro la politica misogina dei talebani. Ma purtroppo la maggior parte  di queste coraggiose donne sono state rapite o uccise.

5. L’istruzione delle ragazze è stata vietata, non possono frequentare  la scuola e le università. Solo le bambine possono studiare dai 6 anni ai 12 anni, e questo corrisponde alla scuola primaria italiana,  oppure possono iscriversi alle scuole religiose.

6. I matrimoni precoci sono aumentati. I genitori  stanno costringendo le loro giovani figlie a sposarsi a 12 anni di età, praticamente bambine. Altre sono state costrette a vendere i propri figli a causa della povertà.

7. Recentemente hanno annunciato che le donne in Afghanistan devono nuovamente indossare un abito che le copra dalla testa ai piedi, il famigerato burqa. E’ un abito lungo che copre tutto il corpo, facendo intravedere solo gli occhi, tristi.  A nessuna donna è permesso  di muoversi  senza il burqa, pena una punizione esemplare ad uno dei suoi familiari (padre, fratello o marito): la prigione per mesi o anni o la fustigazione.

8. Hanno impedito a ragazze e ragazzi di sedersi insieme in un ristorante  per mangiare. Il 13 maggio i notiziari hanno riferito che un gruppo di ragazzi e ragazze che erano seduti in un ristorante a Dasht Barchi, Kabul, e stavano mangiando insieme sono stati arrestati dai talebani. Prima sono stati picchiati a sangue e poi li hanno portati in una delle stazioni di polizia. In seguito si è saputo che quelle ragazze sono state violentate dai talebani.

La situazione è molto grave e preoccupante, ma negli ultimi tempi sembra che il resto del mondo abbia dimenticato tutto questo. La comunità internazionale e i difensori delle donne dovrebbero costantemente mantenere nelle proprie agende la questione afgana, prestare maggiore attenzione ai diritti riguardanti il lavoro negato alle donne, dovrebbero continuare a sostenerle facendo pressione sui talebani, affinché smettano di opprimerle.  

Grazie

Hafiza Mohibe

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Sono Saleha Yaqubi vengo da un luogo antico,  famoso per i suoi buddha, chiamato Bamyan, una delle province dell’Afghanistan.

Sono passati quasi nove mesi da quando il nostro Paese è caduto sotto il dominio dei talebani. Tutti nel mondo hanno visto come le persone sono scappate dal paese e la maggior parte delle organizzazioni ha smesso di operare in Afghanistan. Da allora, il popolo afghano ha vissuto ogni tipo di sofferenza. La gente ha perso il lavoro e il reddito e ha passato un inverno molto difficile. I bambini morivano di fame e di freddo e non c’era carbone e legna per riscaldare le case. La situazione di povertà è talmente tragica che  alcune famiglie hanno persino venduto i loro figli per sfamare il resto della famiglia.

D’altra parte, ci sono state restrizioni imposte dai talebani alle persone, in particolare alle donne. Hanno chiuso le scuole femminili e quest’anno hanno aperto solo le scuole primarie e hanno imposto una forte restrizione all’educazione femminile perché  le ragazze potranno studiare solo fino ai 13 anni.  Inoltre, hanno annunciato che le donne non devono uscire senza un accompagnatore maschile. Quando le donne e le ragazze hanno provato a ribellarsi alle assurde imposizioni dei talebani, manifestando nelle strade, battendosi per i loro diritti, i talebani hanno reagito brutalmente picchiandole e imprigionandole. In pochi mesi hanno cancellato  i progressi in materia di diritti delle donne, che erano  tra i principali risultati dello sforzo di ricostruzione post-2001. Di recente i talebani hanno annunciato che tutte le ragazze e le donne devono indossare il burqa blu.

Inoltre, ci sono stati molti attacchi mortali nel paese che hanno preso di mira principalmente la popolazione hazara e sciita. Le bombe sono esplose nelle scuole, nelle moschee e nei centri educativi.

Centinaia di persone innocenti e bambini hanno perso la vita a causa delle esplosioni. Negli ultimi giorni stanno arrestando e uccidendo la gente della provincia del Panjshir (dove vivono 169 mila persone)  per la loro resistenza dell’ultimo anno al governo dei talebani. La gente di Panjsher che ha tentato di difendersi dall’invasione talebana non è più al sicuro in ogni parte del paese e non ha un posto dove nascondersi. I talebani commettono molti crimini e violenze nel Paese, ma la maggior parte non viene riportata dai media perché anche i media sono gestiti da loro.

La situazione in Afghanistan sta peggiorando di giorno in giorno, ma sfortunatamente il mondo ha dimenticato il nostro popolo. Il resto del mondo pensa che i talebani abbiano preso il controllo del Paese e che non ci sia guerra in corso. In realtà la guerra è in corso, perquisiscono le case e catturano e uccidono coloro che erano nell’esercito dell’ultimo governo. Le persone hanno perso la pace e non hanno speranza per il futuro e, d’altra parte, la brutta situazione economica sta peggiorando.

E se guardiamo alla condizione dei rifugiati, anche loro devono affrontare molte sfide. In paesi come Iran, Pakistan, Turchia, Grecia e Indonesia, i rifugiati afgani stanno subendo umiliazioni e vengono persino picchiati dalle forze armate. Inoltre, la maggior parte di loro non ha alloggio e cibo e molti vengono rimpatriati. Anche nei paesi che forniscono asilo le sfide esistono. Il processo legale per il riconoscimento dello status di rifugiato è molto lento, alcune famiglie ricevono alloggi in periferia dove hanno meno opportunità di integrarsi nella società e imparare la lingua più velocemente e ci sono meno opportunità di lavoro e di continuare gli studi.

Questa è la situazione del popolo afghano dentro e fuori il paese. Le persone non hanno il potere di difendere se stesse e il mondo ha dimenticato che la guerra è in corso nel nostro Paese. Da ragazza che ha trascorso la sua infanzia in guerra e ha vissuto l’esperienza di essere una rifugiata in Iran, dopo 20 anni di duro lavoro per lo studio all’università, il lavoro nei servizi sociali, ancora una volta ha dovuto abbandonare il Paese, vorrei, quindi, suggerire al mondo e a chi ha il potere di non dimenticare e lavorare per la pace degli afgani. Siamo stanchi di essere uccisi e torturati, e costretti a partire con paure, povertà e umiliazioni…

Ascolta.

Siamo le voci di sotto.

Siamo le voci di dentro.

Fermati e ascolta. Ascoltateci.

Non siamo ombre.

Non lo eravamo e non lo siamo.

Siamo veri, vivi, mai morti.

Siamo carne, siamo spirito.

Siamo quelli che alzano la mano prima di andare giù.

Che urlano il proprio nome e poi non tornano più su.

Ascolta. Ascoltateci.

Noi resteremo. Resteremo dopo.

Resteremo quando, un giorno, ci cercherete.

E non ci troverete.

Ci interrogherete.

E non vi risponderemo.

Ci implorerete.

E non potranno perdonarvi. Perché prima non lo avete fatto voi.

Non ci avete perdonato.

Perché c’era un confine e c’era un muro. C’erano confini, garitte. C’erano muri.

Ma c’erano anche donne, madri.

C’erano bambini.

C’erano straniere, vedove, orfani.

Deboli. Umili, oppressi.

C’erano gli ultimi.

E c’erano croci, vangeli e rosari in quei gommoni.

C’era l’oro, l’oro più fino. L’oro più puro in quei barconi.

E lo avete lasciato andare giù con tutto il suo peso.

Ascoltateci, sorelle e fratelli straniere.

Come stranieri siamo noi.

Ascoltateci.

E guardateci. Vedeteci.

Perché il vostro tempo non è ancora finito.

Non lo avete inventato voi, il vostro tempo.

Lo avete avuto in dono ma non ne siete i padroni.

Non lo controllate il tempo ma lo avete ancora in mano.

Ascoltateci.

Il vostro tempo non è scaduto.

Alzate i vostri pugni, alzate le vostre voci.

Alzate le vostre teste.

E guardate. E vedete. E spezzate, spezzate le vostre catene, uscite dalle vostre grotte.

Perché siete, ancora, uomini liberi. [Maurizio Moscara]

Grazie

Saleha Yaqubi

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Informazioni sull’istruzione delle ragazze sotto il regime talebano dell’Afghanistan.

Il regime talebano segue una versione estremista della legge islamica e l’ultima volta che sono stati al potere in Afghanistan, tra il 1996 e il 2001, hanno applicato leggi severe, ad esempio:  le donne e le ragazze non potevano più lavorare fuori di casa, continuare l’istruzione superiore, non potevano uscire di casa senza un uomo e una burqa. Un burqa è una lunga maschera che copre l’intero corpo di una donna, compreso il viso tranne gli occhi. Le donne afghane sono sopravvissute in una situazione molto fragile per circa cinque anni.

Nel frattempo, se una donna avesse infranto le regole, sarebbe stata punite molto duramente, con  umiliazioni pubbliche o lapidate con le pietre in pubblico. Data la situazione di violenza nessuna donna era stata in grado di fare nulla e di immaginare un futuro migliore in quel momento.

Dopo cinque anni di regime talebano, quando l’America ha preso il controllo dell’Afghanistan e si è stabilito un nuovo governo, la situazione è cambiata ed è migliorata.

Le ragazze potevano proseguire l’istruzione e andare a scuola, studiare all’università, lavorare negli uffici e assumere ruoli di alto livello in incarichi politici e ministeriali e persino lavoravano come membri del parlamento.

Secondo l’UNICEF, la frequenza scolastica è aumentata rapidamente, con oltre 3,6 milioni di ragazze iscritte entro il 2018, più di 2,5 milioni nelle scuole primarie e oltre un milione nelle scuole secondarie. Particolarmente marcato è stato l’aumento dell’istruzione secondaria femminile, con quasi il 40% di iscritte nel 2018 rispetto al 6% nel 2003.

Alla fine, dopo 20 anni di duro lavoro e lotte, ora tutto è perduto, tutte le donne e le ragazze istruite e non istruite hanno perso le loro speranze e desideri, e devono stare a casa giorno e notte pensando a un futuro oscuro e facendo incubi.

Un’enorme quantità di persone, in particolare le donne, nel paese soffre di depressione, stress post-traumatico, disturbi mentali e ansia; alti sono i casi di suicidio.

Quando i talebani hanno ripreso il controllo del Paese il 15 agosto 2021, hanno introdotto forti limitazioni sulle libertà personali delle persone, in particolare donne e ragazze. Impediscono che le ragazze e le donne ricevano un’istruzione e si aspettano che le donne seguano i ruoli tradizionali imposti con la violenza e non vivano come desiderano. Ragazze e donne hanno difeso i loro diritti, hanno manifestato per le strade, ma i talebani fanno di tutto per fermarle; ad esempio, hanno fatto esplodere le aule e le scuole. Solo due settimane fa sono esplose bombe in 10 posti in due giorni, e la maggior parte di quei posti erano scuole e aule. Migliaia di studenti sono stati uccisi in esplosioni, migliaia di studenti sono ora disabili e migliaia di madri e padri perdono i propri figli ogni giorno, ma a nessuno importa. Al mattino gli studenti sono vivi, con tante speranze vanno a scuola, ma al pomeriggio mamme e papà vanno a scuola per prendere i loro corpi feriti o morti. Essere vivi è un miracolo in Afghanistan.

Inoltre, hanno costretto gli studenti ad accettare la nuova condizione. Ragazze e ragazzi dovrebbero studiare separatamente e gli insegnanti uomini non possono insegnare alle studentesse, anche se tutti sanno che ci sono meno insegnanti donne nel paese.

Fatta eccezione per le scuole primarie, le scuole secondarie e superiori sono chiuse dalla caduta della Repubblica. Alle ragazze è praticamente proibito ottenere un’istruzione, tranne l`abilità di lettura e scrittura di base. Inoltre, molte famiglie tengono le figlie a casa a causa della povertà, della sicurezza, delle preoccupazioni e delle difficoltà di trasporto. A causa dei ricordi molto brutti e orribili che tutte le comunità hanno dei talebani, per lo più affermano che non sono in grado di fidarsi ancora una volta di questo regime che ha provocato nel passato a loro dei traumi, ucciso le loro figlie a scuola o ne ha  abusato per le strade. Tutte cose che stanno succedendo di nuovo oggi.

Per esempio, una bambina di 10 anni che studiava in quarta elementare a scuola è stata punita dai talebani nella provincia di Bamyan alcuni mesi fa. Questo perché durante il tragitto mentre andava a scuola con le sue amiche si vedevano i capelli e i talebani l’hanno punita duramente davanti ad altre bambine. Le altre ragazze si sono spaventate e  alcune di loro sono anche svenute.

Questi tipi di comportamenti spaventano le famiglie e per questo la maggior parte  di loro non mandano più le proprie figlie a scuola.

Attualmente, solo il 16% degli studenti delle scuole primarie sono ragazze e non ci sono abbastanza insegnanti donne in Afghanistan per situazioni di segregazione di genere.

Alla fine vorrei concludere il mio intervento sui fatti che accadono nella mia terra natale evidenziando la crudeltà, le difficoltà, la situazione grave, l`imposizione di vecchie regole  del passato da parte dei talebani,  che uccidono persone e abusano delle donne, in nome dell’Islam, o piu` corretamente della versione talebana dell`islam. Perchè l`islam non è questo.Vorrei anche ricordare che i talebani non sono cambiati, le loro ideologie sono le stesse di 20 anni fa, le loro regole sono le stesse di prima e la loro crudeltà è la stessa di prima. Per le ragazze e le donne in Afghanistan molti diritti sono stati sostanzialmente cancellati.

Grazie

Basera Muzaffari

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