PIAZZA PICCOLA: Sul Centro Storico bisogna concretizzare

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ll  6/12/2016 alle ore 17,00 il comitato Piazza piccola ha incontrato i Rappresentanti del Comune di Cosenza, incontro scaturito dalla autoconvocazione del tavolo da parte del comitato, in quanto il Comune di Cosenza tardava a convocarlo.

In premessa ci preme rendere noto che i due incontri svoltisi nell’ultimo mese, sono stati presieduti soltanto dal Capo Gabinetto, dal Dirigente Converso, dall’Assessore Caruso e dalla Consigliera De Rose. La composizione citata sopra, non soddisfa le richieste che portavamo nell’assise comunale del 24/10/c.a. In quella data il consiglio comunale approvò un documento dell’assemblea popolare del centro storico che chiedeva l’apertura di un tavolo con regione e comune, che al momento non ha avuto seguito. Sicuramente, l’interlocuzione e l’apertura del comune, fanno ben sperare, ma ci troviamo difronte a tavoli vuoti e non istituzionali, pertanto è stata chiesto nuovamente che si apra formalmente il tavolo interistituzionale sul centro storico e che gli incontri vengano verbalizzati. Il tavolo Interistituzionale è stato promesso per i primi di gennaio da parte del capo gabinetto. 

Al momento i risultati degli incontri avvenuti hanno visto la bonifica dei rifiuti della parte iniziale di corso telesio, sono state apposte telecamere nei luoghi dove venivano abbandonati i rifiuti,  l’apertura di una sezione dislocata del settore decoro urbano dei vigili urbani.

Nel corso dell’incontro si sono evidenziate le inadempienze , rispetto alle denunce fatte precedentemente, che il comune di Cosenza continua a prendere con leggerezza pur manifestando l’interesse a risolverle. Nello specifico si è chiesto quale è l’idea che il comune ha per quanto riguarda il recupero e la messa in sicurezza del centro storico? quale pianificazione e progettazione si vuole attuare?

Il comitato porta all’attenzione dei partecipanti una deliberazione della Giunta Comunale n.26 del 29/08/2016 con oggetto  “Programma straordinario di intervento  per  la  riqualificazione  urbana  e  la sicurezza delle periferie delle citta’  metropolitane  e  dei  comuni capoluogo di provincia, finalizzato alla realizzazione di  interventi urgenti per la rigenerazione delle aree urbane  degradate  attraverso la promozione di progetti di miglioramento della qualita’ del  decoro urbano, di manutenzione,  riuso  e  rifunzionalizzazione  delle  aree pubbliche   e   delle   strutture   edilizie    esistenti,    rivolti all’accrescimento della sicurezza territoriale e della  capacita’  di resilienza urbana, al potenziamento delle  prestazioni  urbane  anche con  riferimento  alla  mobilita’  sostenibile,  allo   sviluppo   di pratiche, come quelle del terzo settore e del  servizio  civile,  per l’inclusione sociale e per  la  realizzazione  di  nuovi  modelli  di welfare metropolitano, anche con  riferimento  all’adeguamento  delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi  e didattici, nonche’ alle attivita’ culturali ed educative promosse  da soggetti pubblici e privati; (*)

I progetti che il comune di Cosenza ha presentato riguardano alcune aree della città, che se pur presentando molte disfunzioni urbane, non presentano situazioni emergenziali come quelle del centro/periferia storico/a, il bando fa riferimento alla rigenerazione di aree urbane degradate del riuso e rifunzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti. La periferia storica crediamo rientri nei requisiti contenuti nel bando eppure la scelta dell’amministrazione verte su altri ambiti urbani in cui si prevedono, oltre al recupero di alcune aree pubbliche, la progettazione di piscine, mercati, interventi sugli edifici esistenti e interventi di nuova edificazione che realizzano un mix di edifici pubblici e residenziali. Oltre alla rimozione di alcuni edifici, parcheggi, e altri famosi Box-art ecc. Si prevedono anche somme per l’esproprio delle aree.

L’importo complessivo è di 29.421.902,17 di cui 11.470.000,00 di cofinanziamento e 17.951.902,17 a valere sul bando di cui sopra.

La domanda sorge spontanea: Se la periferia storica, per i requisiti richiesti, rientra nel bando perché anche questa volta non si è provveduto a farlo rientrare?

In conclusione si è chiesto che i lavori di progettazione che il comune avvierà siano partecipati e che tengano conto delle richeste e esigenze che arrivano dai comitati dei residenti e che ci sia la massima trasparenza, e la possibilità di controllo popolare sui fondi.   

-*(Legge 28 dicembre 2015, n. 208 l’art. 1, comma 974 e 975, Decreto del  Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto  con  il  Ministro dell’economia e delle finanze, con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e con il Ministro dei beni e delle attivita’  culturali e del turismo, sentita la Conferenza unificata di cui all’articolo  8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.)-      

Comitato Piazza Piccola

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