PRENDOCASA: “il Comune e l’emergenza abitativa”

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La stampa in questi giorni dà ampio spazio ad alcune situazioni relative alla questione abitativa. Dal  problema degli affitti, che il Comune continua a pagare ai privati, all’esternalizzazione del servizio di gestione  e rendicontazione del patrimonio dell’ente, messa a bando per € 1.200.000,00, fino alla vergogna del civico 130 di via Rivocati,  stabile la cui situazione denunciamo da anni.

Leggere, su quest’ultima vicenda, dell’indignazione di maggioranza e opposizione, ci provoca un amaro sorriso: il civico 130 versa in queste condizioni da decenni. Tutte le amministrazioni che si sono alternate hanno avuto rapporti di collusione con l’ingegnere Pianini e gli altri “predatori” che devastano la nostra città, sempre buoni , però, a   garantire voti e piaceri in fase di campagna elettorale. Da tantissimi anni si versano milioni nelle casse dei privati e ,allo stesso tempo, si svende il patrimonio immobiliare pubblico. Ciò ha fatto comodo a tutte le forze politiche.  La consigliera democratica Bianca Rende rilancia, proponendo l’Agenzia sociale casa, in modo da continuare a foraggiare i privati, ma in che mondo vive? sa di cosa parla?

Se solo seguisse l’attualità politica si renderebbe conto che l’ente comunale dispone di decine di stabili ancora vuoti o sottoutilizzati, che possono essere utili per risolvere il problema casa.

Con i soldi che il comune spende mensilmente, da anni, per pagare  la c.d. “emergenza abitativa” a oltre 70 famiglie  e il canone di locazione a quelle che abitano nel palazzo dell’ingegnere Pianini , si sarebbero potuti ristrutturare gli immobili di proprietà pubblica, risparmiando e  dando  risposte non emergenziali a circa 80 nuclei familiari. Perché nessuno si è mosso e si muove in questa direzione, nonostante i nostri continui appelli ?

Solo qualche giorno fa abbiamo denunciato la situazione di palazzo Caselli-Vaccaro e di tanti altri.

Le assurde proposte della Rende ci danno dimostrazione della pochezza  politica rappresentata dal Partito Democratico, i consiglieri della “Grande Cosenza” vadano a chiedere al presidente Oliverio che fine hanno fatto i fondi ex Gescal: 149 milioni , frutto delle trattenute sugli stipendi dei lavoratori, destinati all’emergenza abitativa e spariti nel nulla, altro che Agenzia sociale casa!

Si fa fortunatamente luce anche su uno dei tanti bandi promossi da questa amministrazione e che ci lasciano con forti perplessità.

Il comune avanza crediti per 3,2 milioni di euro e pensa bene di esternalizzare il servizio di gestione del patrimonio immobiliare (870 alloggi) ad una ditta esterna, spendendo € 1.200.000,00 . Cifre folli per una città di circa 60.000 abitanti e per un ente che vanta decine di dipendenti.  Oggi scade il bando,  consci del disagio che si vive in città, chiediamo con forza di non aprire le buste che perverranno, sarebbe l’ennesimo atto contro le nuove e vecchie povertà, fuori da ogni logica se non quella di favorire ditte  private amiche.La gestione deve continuare ad essere pubblica e i soldi che si risparmiano vanno utilizzati ai fini della manutenzione. Se questo appalto venisse concesso, l’amministrazione comunale dovrà farsi carico della responsabilità politica.

Non potete più nascondervi dietro il solito  ritornello dell’assenza di risorse.

Le risorse ci sono ma le utilizzate male.

Prendocasa Cosenza

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