Vi segnaliamo il curriculum di questi giovani virgulti, i ministri del cambiamento. Saranno un pò inesperti ma almeno sono nuovi, sganciati da logiche oscure e soprattutto freschi!

Giovanni Tria
Ministro dell’Economia

Il neo ministro è un uomo molto vicino al Pdl di Silvio Berlusconi che tempo fa gli affidò la guida della prestigiosa Scuola Superiore per la Pubblica amministrazione.  La Repubblica dell’11 ottobre 2015 riporta che “Tra lo stipendio dell’università di appartenenza e l’indennità Sna arriva a prendere 217.271 euro”. Che gliene può fregare del vitalizio a questo? Ha scritto articoli con una certa continuità sul Foglio e due libri con Brunetta di cui è stato uno storico e riconosciuto consigliere. Il suo curriculum si arricchisce della consulenza alla Banca Mondiale fra il 1998 e il 2000 per le situazioni critiche di Paesi come Etiopia e Eritrea. Nota la sua posizione favorevole alla flat tax da finanziare anche con l’aumento dell’Iva ma scettica sul reddito di citttadinza “che ancora non si capisce cos’è”.

 

Enzo Moavero Milanesi
Ministro degli Esteri

ex ministro per gli Affari Europei nel governo Letta e in precedenza in quello di Mario Monti, Professore in diritto comunitario e funzionario europeo fino ai massimi livelli (segretario aggiunto della Commissione, direttore dell’ufficio dei Consiglieri per le politiche europee).

Moavero Milanesi rappresenta senz’altro una garanzia per Bruxelles. Il suo cognome è conosciutissimo in tutte le cancellerie, una certezza per l’establishment. E’ stato infatti capo di gabinetto dei commissari europei Filippo Maria Pandolfi e Mario Monti a Bruxelles e consigliere a Palazzo Chigi di Amato e Ciampi nel 1992-1994. Inoltre anche di recente è stato chiamato da Gentiloni a svolgere il ruolo di consigliere di Palazzo Chigi per la promozione di Milano come sede dell’Ema. Un uomo per tutte le stagioni.

 

Paolo Savona
Ministro degli Affari  europei

(all’economia non andava bene perché antieuropeista, agli affari europei si)
propaganda a parte non è un bolscevico, direttore generale di Confindustria, ministro dell’Industria nel Governo Ciampi 1993-1994 e ha guidato il Dipartimento per le Politiche comunitarie in quello Berlusconi di metà anni duemila. Inoltre è stato dal 2000 al 2005 consigliere di amministrazione di RCS e TIM Italia.

Direttore Generale e poi Amministratore delegato della Banca Nazionale del Lavoro

dal 1990 al 1999, Presidente del  Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi

Presidente delle Società Impregilo

Vice Presidente di Capitalia del plenipotenziario Geronzi nel periodo in cui i conti della banca erano totalmente disastrati

Presidente di Unicredit-Banca di Roma

Presidente del Consiglio di Amministrazione di Euklid, società del Regno Unito di tecnofinanza che si occupa di gestire risparmi e investimenti attraverso metodi di trading algoritmico

 

Matteo Salvini
Ministro dell’Interno e vicepremier

al grido di “Prima gli Itagliani” si appresta a guidare il ministero con un occhio benevolo verso il Sud, i migranti ed i Centri Sociali.

Alcune frasi estrapolate dal “libretto verde” di Matteo “MAO” Salvini

“L’euro al Sud non se lo meritano. La Lombardia e il Nord l’euro se lo possono permettere. Io a Milano lo voglio, perché qui siamo in Europa. Il Sud invece è come la Grecia e ha bisogno di un’altra moneta. L’euro non se lo può permettere.“

“Kyenge fuori dalle palle.“

“Ho scritto al presidente di Atm – dice – perché valuti la possibilità di riservare le prime due vetture di ogni convoglio alle donne che non possono sentirsi sicure per l’invadenza e la maleducazioni di molti extracomunitari. E andando avanti così le cose saremo davvero costretti a chiedere dei posti da assegnare ai milanesi: sono davvero una minoranza e come tale va tutelata.“

“Ci siamo rotti i coglioni dei giovani del Mezzogiorno, che vadano a fanculo i giovani del Mezzogiorno! Al Sud non fanno un emerito cazzo dalla mattina alla sera. Al di là di tutto, sono bellissimi paesaggi al Sud, il problema è la gente che ci abita. Sono così, loro ce l’hanno proprio dentro il culto di non fare un cazzo dalla mattina alla sera, mentre noi siamo abituati a lavorare dalla mattina alla sera e ci tira un po’ il culo.“

“L’euro è un crimine contro l’umanità. Prima salta l’euro, prima posso riprendere la battaglia per l’indipendenza.”

 

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