MORTALITÀ E OSPEDALIZZAZIONE NEI SITI D’INTERESSE NAZIONALE. IL CASO DI CROTONE-CASSANO-CERCHIARA

Il 28 ottobre del 2016 la Regione Calabria emetteva la Certificazione di Avvenuta Bonifica ai sensi dell’art. 248, comma 2, del D.Lvo 152/2006 e smi, per due lotti del Sito di Interesse Nazionale di “Crotone, Cassano e Cerchiara” in particolare per i siti di “Chidichimo – Tre Ponti”, ubicati in Comune di Cassano allo Ionio e “Capraro”, ubicato in Comune di Cerchiara di Calabria. Nonostante ciò i dati sulla mortalità e sull’ospedalizzazione della popolazione locale esposta ai due siti contaminati continuano ad essere estremamente allarmanti.

Ma andiamo con ordine…

In questi giorni è stato pubblicato il 5° Rapporto SENTIERI in allegato al n. 2-3 (marzo-giugno 2019) della Rivista dell’Associazione italiana di epidemiologia. Sentieri è il prodotto del Programma “Un sistema permanente di sorveglianza epidemiologica nei siti contaminati” promosso e finanziato dal Ministero della Salute.

Nello Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento vengono presi in esame i 45 Siti di interesse per le bonifiche, di cui 38 classificati come Siti di Interesse Nazionale (SIN) e 7 riclassificati come di Interesse Regionale (SIR).

Nei 45 Siti esaminati sono state studiate la mortalità e l’ospedalizzazione mentre nei 22 Siti coperti da Registri Tumori di popolazione è stata studiata l’incidenza oncologica nella popolazione generale ed infine nei 28 Siti coperti da Registri Tumori di popolazione e Registri Tumori infantili è stata studiata l’incidenza oncologica nelle sottopopolazioni pediatrica-adolescenziale e giovanile. Inoltre nei pochi siti (15 in totale) coperti da Registri delle Malformazioni sono state indagate le malformazioni congenite.

Il Rapporto nel suo complesso ha preso in esame 319 comuni, su un totale di circa 8.000 comuni italiani, con una popolazione complessiva di 5.900.000 abitanti.

I risultati permettono di tracciare oltre al profilo di salute generale, anche le stime relative alle patologie per le quali l’evidenza scientifica suggerisce che l’esposizione ambientale ad un sito specifico contaminato possa avere un ruolo sospetto o accertato nel contrarre patologie gravi e quindi compromettere lo stato di salute di chi vive nei pressi del sito.

Nei 45 Siti, in 8 anni (periodo 2006-2013), sono state rilevate complessivamente nella popolazione generale 5.267 e 6.725 morti in eccesso, rispettivamente, nella popolazione maschile e femminile.

L’eccesso dovuto a cause oncologiche è risultato pari a 3.375 uomini e 1.910 donne. L’eccesso stimato di patologie oncologiche in un arco temporale di cinque anni è risultato pari a 1.220 casi negli uomini e 1.425 nelle donne. Gli eccessi più evidenti risultano essere relativi al mesotelioma maligno, ai tumori maligni del polmone, del colon, dello stomaco, e alle patologie respiratorie benigne.

Gli eccessi tumorali si osservano prevalentemente nei siti con presenza di impianti chimici, petrolchimici e raffinerie, e nelle aree nelle quali vengono abbandonati rifiuti pericolosi.

Le patologie respiratorie benigne sono presenti in eccesso anche nelle aree in cui insistono impianti siderurgici e centrali elettriche. Il mesotelioma maligno mostra eccessi nei siti caratterizzati dalla presenza di amianto e di fluoro-edenite, come atteso, ma anche laddove l’amianto non è esplicitamente citato dai Decreti di perimetrazione dei siti. Tutti gli impianti petrolchimici e siderurgici, per esempio, sono caratterizzati dalla presenza di ampie quantità di queste fibre, ampiamente utilizzate nel passato come agente isolante.

Per la prima volta, il rapporto ha valutato lo stato di salute di bambini e adolescenti (1.160.000 soggetti di età 0-19 anni) e di giovani adulti (660.000 di età 20-29 anni).

Nel primo anno di vita è stato rilevato un eccesso di 7.000 ricoveri, 2.000 dei quali per condizioni di origine perinatale. In età pediatrica (0-14 anni) è stato osservato un eccesso di 22.000 ricoveri per tutte le cause: 4.000 dovuti a problemi respiratori acuti, e 2.000 ad asma.

Per l’incidenza oncologica, sono disponibili dati relativi a 22 siti coperti da Registri Tumori per la popolazione generale, e a 6 siti coperti da Registri Tumori pediatrici (0- 19 anni).

Nella fascia d’età compresa tra 0 e 24 anni sono stati diagnosticati 666 nuovi casi, pari a un eccesso del 9%, prevalentemente dovuti a sarcomi dei tessuti molli nei bambini, leucemie mieloidi acute nei bambini e nei giovani adulti, linfomi non Hodgkin e tumori del testicolo in giovani adulti.

In sette dei 15 siti coperti dai Registri delle anomalie congenite sono stati rilevati eccessi nella prevalenza alla nascita per tutte le anomalie. Eccessi specifici riguardano organi genitali, cuore, arti, sistema nervoso, apparato digerente e apparato urinario.

Nel Sito di Taranto, ad esempio, è riportato che i nati da madri residenti nel periodo 2002-2015 sono stati 25.853; nello stesso periodo sono stati osservati 600 casi con malformazione congenita, con una prevalenza superiore all’atteso calcolato su base regionale. Questo vuol dire che i bambini nati con malformazioni sono stati 600 rispetto a una media regionale che ne faceva prevedere 550, con un eccesso del 9%.

Il Rapporto ha messo inoltre in evidenza eccessi di patologie in territori caratterizzati dalla presenza nell’ambiente di fonti di esposizione ambientale potenzialmente associate alle entità patologiche studiate.

Naturalmente, non tutti gli eccessi osservati nello studio sono attribuibili alla sola contaminazione ambientale: giocano un ruolo importante anche i fattori socioeconomici, gli stili di vita, la disponibilità e la qualità dei servizi sanitari.

IL SITO SIN DI CROTONE-CASSANO-CERCHIARA

Sul sito calabrese la mortalità presenta in entrambi i generi eccessi per tutte le cause e per tutti i tumori (vedi Tabella CCC_1).

Fra le cause con evidenza di associazione con le esposizioni ambientali si osserva un eccesso di malattie respiratorie nella popolazione femminile (vedi Tabella CCC_2).

Rispetto ai valori di ospedalizzazione si rilevano in entrambi i generi eccessi relativi a tutti i tumori maligni e alle malattie respiratorie nelle donne. Si segnalano eccessi delle malattie degli apparati digerente e urinario in entrambi i generi, e di malattie dell’apparato circolatorio negli uomini (vedi Tabella CCC_3).

Negli uomini si osserva poi un difetto per asma, e nelle donne eccessi per tumore maligno del colon retto e per le malattie respiratorie (vedi Tabella CCC_4).

La sezione pediatrico-adolescenziale-giovanile del rapporto afferma che per il numero ridotto di decessi osservati non è stato possibile delineare un chiaro profilo di mortalità per le diverse cause selezionate nonostante ciò si evidenzia a un eccesso della mortalità generale nella classe di età giovanile (vedi Tabella CCC_5).

Inoltre il numero di ricoverati per tutte le cause naturali risulta in eccesso rispetto all’atteso in tutte le classi di età analizzate compreso il primo anno di vita, classe in cui si osserva un eccesso anche per le condizioni morbose di origine perinatale (vedi Tabella CCC_6).

I tumori del sistema nervoso centrale fanno registrare eccessi di ricoverati in età pediatrica, adolescenziale e giovanile Altri eccessi di ricoverati riguardano in dettaglio il linfoma di Hodgkin tra i giovani adulti e le malattie respiratorie acute tra gli adolescenti.

Numerose sono le cause di morte potenzialmente ascrivibili alla contaminazione ambientale fra esse i tumori epatici, polmonari e renali. L’eccesso di mesotelioma pleurico nella popolazione maschile era già stato segnalato nel primo Rapporto del progetto SENTIERI e riflette la presenza d’amianto largamente utilizzato come isolante termico nel polo industriale di Crotone.

L’analisi dell’ospedalizzazione conferma il dato relativo ai tumori epatici, polmonari e renali. Vi è inoltre un eccesso di ricoverati per tumore maligno della pleura negli uomini.

Alla luce dell’elevata contaminazione da cadmio, particolarmente rilevante appare il dato relativo ai ricoveri per nefrite, sindrome nefrosica, nefrosi, comprese le insufficienze renali (Tabella CCC_RIC).

Un recente studio relativo al sito di Crotone ha consentito di descrivere il quadro d’insieme della contaminazione ambientale. Le aree industriali dismesse di Crotone comprendevano un polochimico e un polo metallurgico, finalizzato quest’ultimo alla produzione dello zinco. Discariche ed aree di smaltimento abusivo di rifiuti industriali si trovano inoltre sia a Crotone, sia a Cassano allo Ionio e a Cerchiara Calabrese.

Nel suolo dell’area industriale di Crotone e nelle acque sotterranee si riscontrano elevate concentrazioni di metalli pesanti, in particolare cadmio, piombo e zinco; nell’area portuale anche arsenico, mercurio, cromo e rame. Viene inoltre segnalata contaminazione da DDT.

Abbiamo visto quindi che il luogo di residenza conta molto e vivere in prossimità di luoghi inquinati è un fattore di rischio che può avere effetti devastanti sulla nostra salute (scarica la ns mappa delle criticità ambientali).

I nessi quindi tra questioni ambientali e diritto alla salute ed alle cure sono del tutto evidenti in una regione in cui, tra l’altro, non esiste uno studio sistematico tra lo sviluppo di alcune malattie e i determinanti socio-ambientali.

Come R.a.s.p.a. ci siamo chiesti qual è il senso di questo agghiacciante elenco della morte che puntualmente, rapporto dopo rapporto, aggiorna un quadro sociale, ambientale e sanitario realisticamente drammatico.

Il senso è che non è più possibile e accettabile un modello di produzione e sviluppo che si fondi sulla predazione coloniale dei territori e delle risorse naturalistiche attraverso i soliti inutili grandi interventi straordinari “per lo sviluppo” e su una politica energetica estrattivista.

RASPA (Rete Autonoma Sibaritide e Pollino per l’Autotutela)

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