PRENDOCASA: CASA PER TUTTI E TUTTE!

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Durante il corteo che oggi pomeriggio ha attraversato le vie del centro cittadino, abbiamo simbolicamente occupato uno stabile vuoto e inutilizzato da anni in via Minzoni, in una traversa di corso Mazzini, di proprietà delle suore dell’ordine del “Verbo Incarnato”. Questo stabile lo abbiamo occupato insieme a diversi nuclei familiari per circa un mese. Il 15 maggio del 2014, con un operazione di polizia che paralizzò tutto il centro città, fummo sgomberati dopo ore di resistenza. A distanza di 3 anni ad abitarlo è esclusivamente la polvere. Lo striscione apposto sintetizza chiaramente la nostra rivendicazione: CASA PER TUTTI E TUTTE. Nonostante le forze dell’ordine con forza abbiano tentato di fermare la nostra azione rivendicativa e simbolica, ancora una volta con la nostra determinazione abbiamo avuto la meglio segnando un’importante giornata di lotta. In questa città, si continua a costruire assecondando gli interessi dei palazzinari e non i bisogni dei cittadini, si assiste al clamoroso paradosso che vede l’aumento delle percentuali degli alloggi vuoti, ma anche dei “senza casa”. Mentre il governo Renzi-Gentiloni spende circa 7 miliardi di fondi pubblici per salvare la banca Monte dei Paschi di Siena, le famiglie in tutta Italia si confrontano con il dramma della crisi economica: disoccupazione, aumento degli affitti, sfratti per morosità ed emergenza sanitaria.

In tantissimi anche nella nostra città sono costretti a vivere per strada o in situazioni di massima precarietà. Il Comune di Cosenza, per combattere l’emergenza abitativa, invece di autorecuperare i palazzi vuoti o sottoutilizzati, è alla ricerca di alloggi privati, operazione che verserà nelle casse dei proprietari migliaia di euro ogni anno. All’ingegnere Pianini per il civico 130 di via Rivocati sono stati regalati ogni anno circa 150 mila euro! Palazzo dei Bruzi lo avrebbe potuto tranquillamente acquistare. Nonostante esempi clamorosi come questo, la linea politica relativa alle emergenze abitative non cambia. Ennesimo regalo ai signori della rendita. Ai piani strutturali si preferiscono soluzioni tampone, segno di totale ottusità e incapacità politica. Mentre si progettano grandi opere e l’attenzione politica è concentrata sulle trattative tra Oliverio e Occhiuto, sul tema dell’autorecupero registriamo un assoluto silenzio da parte dell’amministrazione comunale. Solo qualche slogan ripetuto nelle interviste e anche durante la recente iniziativa svoltasi nelle sede del CONI, promossa dal primo cittadino. Quando i fatti? Delle belle parole non sappiamo cosa farcene. Non possiamo accettare piccoli interventi a mo’ di contentino, è una priorità politica assoluta rispetto alla quale continueremo a fare pressione. Si millanta la costruzione di un nuovo ospedale, mentre i malati, abbandonati nelle corsie, muoiono. Non possiamo accettare giochi di potere sulla nostra pelle: la salute è un diritto più forte dei metri cubi di cemento. Il Centro Storico crolla a pezzi di fronte agli occhi indignati di chi prova ostinatamente e con passione ancora a viverlo, ma l’amministrazione Occhiuto pensa bene di progettare addirittura un’ovovia. Per trasportare cosa? Le macerie di un quartiere abbandonato a se stesso, forse?

PRENDOCASA COSENZA

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