Nel carcere di Massama riprende la mobilitazione

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Dopo le rassicurazioni che erano state date ai detenuti del carcere di Massama (Oristano) nelle settimane scorse, oggi hanno ripreso la mobilitazione attraverso la battitura delle sbarre per contestare l’immobilismo dell’amministrazione penitenziaria a fronte delle legittime richieste avanzate. Sovraffollamento, ritardi nella consegna e spedizione della posta, limitazioni dei colloqui con i familiari e tanto altro ancora.

Da oggi hanno ripreso la battitura e non escludono altre forme di protesta come lo sciopero del vitto, del lavoro e tutto quanto è loro consentito per far sentire la propria voce.

Quello che i detenuti chiedono è di poter scontare la propria pena con dignità e con una possibilità reale di recupero e reinserimento ma se alla privazione della libertà viene aggiunta la privazione dei diritti fondamentali qualsiasi sforzo riparativo diventa inutile, vanificando non solo il dettato costituzionale dell’art. 27 ma anche la possibilità di recupero reale. Idealmente ci uniamo alla protesta dei detenuti di Massama affinchè chi di competenza ponga fine a questo stato di cose.

Associazione Yairaiha Onlus

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