Con i loro s
logan di morte, i saluti romani e le provocazioni contro i tantissimi migranti che in questi giorni passano per la nostra città, volevano rovinare il meraviglioso clima di accoglienza che regna nella fiera di San Giuseppe.
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Conosciamo bene il vero volto del signor Gianturco e del fantomatico movimento “Sovranità”. Sappiamo bene che cosa rappresenti il gruppo politico di cui è leader a Lamezia: Casa Pound. Si ergono a difensori degli ospedali pubblici, ma sono i diretti continuatori dei responsabili dei campi di concentramento dove milioni di esseri umani furono ridotti a cavie; sostengono di voler tutelare gli interessi degli italiani ma loro gli italiani li hanno mandati al macello nella guerra di sterminio, 70 anni fa.
In una parola: sono fascisti! E in quanto tali, al di là di ogni possibile camuffamento, rimangono i principali nemici della democrazia e della dignità umana.
Diverse volte, negli ultimi anni, abbiamo visto questi personaggi tentare di sfilare impunemente nella nostra città, approfittando dell’ignoranza e della mancanza di memoria che purtroppo attanagliano il nostro tempo.
Cosenza li ha sempre respinti.
Negli ultimi mesi, questi soggetti si sono resi protagonisti di aggressioni ai danni di migranti e studenti, piccole e grandi provocazioni contro le associazioni che tra Cosenza e il resto dell’area urbana si battono per i diritti sociali e a difesa dell’ambiente.
Gianturco ha approfittato del malcontento diffuso che regna in territori come quello lametino. Così è riuscito a passare inosservato, ha ottenuto il consenso di molte persone disperate e addirittura il riconoscimento di soggetti istituzionali che, oggi come 70 anni fa, fingono di ignorare la pericolosità dei movimenti xenofobi e apertamente razzisti.
Oggi si è presentato a Cosenza con la macchina del comune di Lamezia Terme, pagata a spese dei contribuenti, scortato dal solito manipolo di picchiatori che però le hanno prese e le prenderanno sempre nella città dei Bruzi. I fascisti di “Sovranità”, alleati di Salvini e della sua campagna di odio contro i più deboli, cercano di diffondere anche qui le solite parole d’ordine populistiche.
A Cosenza troveranno sempre un muro. Le organizzazioni neofasciste e neonaziste non passeranno.
Le bloccheremo con ogni mezzo necessario!
Cosenza Antifascista
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