COMITATO DIFESA AMBIENTE: L’AREA DEL PORTO RITORNA AI DIAMANTESI

LA STORIA CI HA DATO RAGIONE!

Abbiamo tutti i motivi per essere veramente soddisfatti, come ambientalisti,  per il successo ottenuto con la rescissione del contratto che la regione nel 2000 aveva contratto con l’ATI srl, concessionario il farmacista Santoro. Ci abbiamo messo ben 20 anni per raggiungere tale obiettivo, ma ce l’abbiamo fatta. Siamo stati soli per 17 anni, additati da tanti, come distruttivi, disamorati del paese, contrari a tutto ciò che ogni amministrazione metteva in atto.

Tutti contro gli ambientalisti, che con coraggio avevano firmato ricorsi, denunce, manifestazioni pubbliche coinvolgendo organizzazioni nazionali quali il Forum Ambientalista, i VAS, il WWF e Legambiente. Avevamo detto fin da subito che tale contratto, che aveva escluso il Comune di Diamante, era impossibile realizzarlo, per la sua grandezza, la sua forza distruttrice dell’area Sic e della nostra scogliera, per l’inaffidabilità del soggetto concessionario che sin da subito aveva dimostrato di non aver i necessari finanziamenti per cominciare e terminare l’opera.

Tutte le amministrazioni precedenti, si erano fatte abbindolare, avevano creduto al progetto ed avevano concesso tutto ciò che c’era di concedibile. Avevano deciso di trasformare i locali sottostanti in locali commerciali da affidare al concessionario, avevano deciso di dare l’area del parcheggio sotto l’Isolella, avevano deciso di dare allacci fognari e acqua pensando di vedere partire l’opera. L’amministrazione Caselli si era prostrata al concessionario, così quelle che si sono succedute, fino alla rottura con la Giunta Sollazzo che aveva sposato in pieno le tesi del “Movimento Popolare per il porto pubblico” sorto nel 2017 con l’unica parola d’ordine che era quella di rescindere il contratto.

Anche in questo caso nella Commissione consiliare presieduta dal consigliere di opposizione Pino Savarese ci sono stati contrasti ed opposizioni da parte di consiglieri comunali, per cercare di bloccare tale procedimento. Il ricorso all’ANAC, nato dal Movimento popolare e sottoscritto da centinaia di cittadini, e formulato dall’avv. Raffaele Cammarella per conto del Movimento Popolare, ha dato il colpo finale alla vicenda, attivando alla Regione la  rescissione del contratto, anche perché i fidati funzionari vicini al concessionario Santoro erano finiti sotto inchiesta in altre vicende simili, assieme agli stessi ingegneri del progetto del porto a Diamante.

Dobbiamo, infine, dare atto al sindaco Ernesto Magorno, di essersi ricreduto su quanto stava avvenendo alle spalle della cittadinanza e di aver anch’egli sposato le tesi che la maggioranza della precedente amministrazione aveva tentato di portare avanti, coinvolgendo la popolazione, le associazioni imprenditoriali, i commercianti, caduta a pochi giorni della firma della rescissione contrattuale in epoca Oliverio. Ma tant’è, oggi è una vittoria di tutti, per questo proponiamo a breve scadenza un’assemblea popolare in Largo Savonarola, per chiudere questa vicenda e guardare avanti, chiedendo all’Amministrazione tutta,  di impegnarsi pubblicamente per un PORTO PUBBLICO, che sia a gestione COMUNALE e che abbia degli introiti per la popolazione intera, e la richiesta già avviata del risarcimento danni subito dalla popolazione tutta.

COMITATO DIFESA AMBIENTE

23 LUGLIO 2020   

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