UN PICCOLO PAESE ITALIANO IRRITA ERDOGAN

AGI – Nelle ore in cui si prepara a sferrare una offensiva nel nord della Siria, con l’obiettivo di spazzare via i curdi dall’area, Ankara trova il tempo di dedicarsi al sindaco di Berceto, in provincia di Parma, reo, a dire del governo turco voluto dal presidente Recep Tayyp Erdogan, di aver concesso la cittadinanza a Abdullah Ocalan, fondatore e capo del partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) detenuto da anni nell’isola prigione turca di Imrali.

L’ambasciatore italiano nella capitale turca, Massimo Gaiani, è stato convocato dal ministero degli Esteri turco, Mevlüt Çavuşoğlu, che ha espresso disappunto per l’iniziativa presa dal comune di poco più di 2 mila abitanti sull’appennino Tosco Emiliano. Negli ultimi quattro anni il ministero degli Esteri turco aveva espresso più volte contrarietà per l’assegnazione di cittadinanza onoraria a Ocalan da parte di comuni italiani, senza tuttavia mai giungere alla convocazione, che comunque ha avuto toni cordiali.

Quanto al primo cittadino di Berceto, Luigi Lucchi, è stato riconfermato alla guida del piccolo comune quest’anno alla guida della lista – Idee e Tenacia -. “Quando si difendono i diritti non si deve avere paura”, detto questo “non sono e non voglio essere un eroe”: ha commentato all’Agi.

La mossa di Ankara lo ha sorpreso: “Mi rattrista che nel 2019 – ha detto – non si possa intraprendere un’iniziativa a favore di una persona in isolamento da circa 20 anni. Abbiamo conferito la cittadinanza a Ocalan anche con il contributo del professor Franco Cardini che non penso sia un noto bolscevico”. 

“Se i potenti temono un granellino di sabbia – ha scritto poi il primo cittadino su Facebook – vuol dire che si credono impuniti e onnipotenti. Vuol anche dire che avvertono lo ‘sterminio’ degli ideali e la pavida politica degli Stati Democratici e dell’Europa. Resta la curiosità di sapere – ha continuato Lucchi – perché Berceto ha dato fastidio mentre Reggio Emilia, Napoli e decine di città e comuni che ci hanno preceduto no. Potrei pensare che le motivazioni della cittadinanza onoraria a Ocalan e alla nazione Curda, sono state argomentate, in consiglio Comunale, dal prof. Franco Cardini – ha concluso Lucchi – storico di fama mondiale e quindi che gli intellettuali, le menti libere, in questi anni di dominio dei mediocri, suscitano fastidio vero”.

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