LA DISCARICA DI CASTROLIBERO DI NUOVO AL CENTRO DEGLI INTERESSI REGIONALI E LOCALI.

Il 7 settembre Oliverio ha firmato l’ennesima ordinanza contingibile ed urgente, la n° 246 con la quale si chiede al comune di Castrolibero di avviare le procedure per la riapertura della discarica.

Oliverio con questo atto ha dimostrato il fallimento del suo piano regionale dei rifiuti approvato nel 2016.

Perché’?

Il Piano Regionale Rifiuti, approvato nel 2016, in cui si dichiarava di voler eliminare le discariche e di voler puntare sulla prevenzione, riuso e riciclo dei rifiuti, non è stato attuato, ma in tutti questi anni è rimasto solo sulla carta, per cui ora gli amministratori regionali sono alla ricerca di altre buche nel terreno dove seppellire i rifiuti.

Questo significa sperperare milioni di euro di soldi pubblici e tra qualche anno ci ritroveremo con la buca piena di rifiuti e di nuovo in emergenza! Corsi e ricorsi storici qualcuno diceva in passato.

La soluzione?

Sta prima di tutto in una buona programmazione e attuando una gestione ecosostenibile dei rifiuti secondo il principio dell’economia circolare. Questo si attua applicando procedure e strumenti di Prevenzione, Riuso e Riciclo dei rifiuti.

Se queste strategie venissero adottate allora non saremmo più in emergenza e le discariche si ridurrebbero drasticamente di numero fino a diventare veramente marginali.

Veniamo ora alla nostra Area Urbana Cosenza/Castrolibero/Rende.

Nell’ordinanza di Oliverio, come dicevamo, si chiede al Comune di Castrolibero di avviare le procedure per la riapertura della discarica; da sottolineare che è stato lo stesso sindaco Greco a candidarsi per ricevere il sito dell’ecodistretto l’anno scorso, ma fu bocciato per non avere le caratteristiche idonee!

Ora ci riprovano…probabilmente la posta in gioco (leggi finanziamenti) è grande.

Ricordiamo che la discarica è situata nei pressi del confine tra Castrolibero e Rende a poche centinaia di metri dal polo scolastico Valentini e circondato da quartieri residenziali di Castrolibero e Rende.

Ma qualcosa non quadra. Infatti la discarica venne chiusa a dicembre 2012 per gravi irregolarità dal Nucleo VIA della Regione Calabria e per l’inquinamento della falda acquifera come dichiarato dall’Arpacal.

Quindi si dovrebbe discutere di bonifica e non di riapertura di un sito già inquinato!

Tra l’altro, durante le ultime votazioni politiche amministrative il Sindaco Greco e il consigliere regionale Orlandino Greco hanno dichiarato pubblicamente la loro contrarietà alla apertura della discarica, come mai ora hanno cambiato idea??

Che cosa gli ha promesso Oliverio? 

Ricordiamo che il Sindaco dovrebbe essere il primo tutore della salute pubblica.

Coordinamento Territoriale DECIDIAMONOI

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