COMMISSIONI PER LE INVALIDITA’ E SCAMBIO DI VOTO

di Francesco Cirillo

Al Procuratore di Paola, dott. Pierpaolo Bruni,
agli organi di stampa, a chiunque ne voglia fare il giusto uso.

Gli avvisi di garanzia a 87 persone da parte della Procura della repubblica di Paola riguardanti comportamenti illeciti nella gestione delle invalidità dovrebbe far riflettere non solo i politici e la politica in generale, ma anche e soprattutto a tutte quelle associazioni e cittadini che si occupano in modo volontario della disabilità. Premesso che io, a differenza di tanti altri, sono un super garantista, e spero quindi che le persone indagate possano dimostrare la propria innocenza e rettitudine nel lavoro da loro svolto, questo mi spinge a non esprimere in alcun modo giudizi se non quelli dettati dalla Costituzione che dice che una persona è innocente fino al terzo grado di giudizio. Lo stesso negli ultimi mesi non è stato fatto nei miei confronti e di tanti altri cittadini che esprimono opposizione a questo modo di governare a Diamante da parte del neo sindaco senatore Magorno, ma a questo ci sono abituato e non voglio assolutamente fare la parte della vittima, dal momento che la lotta politica mette nel conto anche questo , e per uno che ha passato anni nelle carceri italiane, e latitanza forzata per sfuggire a nuove ingiustizie, per essere in seguito completamente assolto da tutte le accuse nei tre gradi di giudizio ed ottenere anche un risarcimento, se pur piccolo da parte dello stato, la dice lunga sullo stato delle cose presenti. Premesso questo, però devo dire che è una vergogna che persone che si occupano di politica a tempo pieno, o che hanno rivestito cariche politiche o che siano state arrestate negli anni passati per inchieste gravissime , rivestano cariche all’interno delle commissioni per l’invalidità. Solo tre anni fa due funzionari della commissione invalidi civili dell’Asp di Diamante vennero arrestati per concussione dai carabinieri, segno evidente che all’interno di questo ambito esisteva ed esiste un ventre molle che speculava e specula sulle condizioni di invalidità nella nostra costa. Quante sono le invalidità concesse per danaro? quante le invalidità concesse per scambio di voto? quante le invalidità concesse per intercessioni politiche?

Gente che ne ha davvero bisogno versa in serie difficoltà economiche, ne conosco tante, è costretta a calvari indicibili fra visite e viaggi ospedale per ospedale, per dimostrare evidenti disabilità, altri invece li vediamo tranquillamente al lavoro senza alcuna difficoltà, a fare sport anche estremi, a vivere una vita che un vero disabile non potrebbe assolutamente fare. Parlo ora per esperienza personale. Ho avuto un’operazione difficilissima all’aorta e al cuore. Mi è stata cambiata l’aorta , in un’operazione durata 12 ore, e questo mi ha creato disagi nella mia vita che mi porta ad affaticamenti improvvisi dovuti ad una valvola del cuore poco funzionante e che tengo sotto controllo da circa cinque anni. Per fortuna ho avuto lavori sedentari e questo mi ha favorito in un certo senso , ma resto un cardiopatico e per questo richiesi un’invalidità civile, che molti nelle mie stesse condizioni hanno ottenuto. Allora se nelle mie due visite, alla commissione per l’invalidità, mi trovo politici che io nella mia attività giornalistica e da ambientalista, ho combattuto con articoli e denunce, se mi trovo davanti un medico che mi ha querelato per diffamazione per miei articoli su sue malefatte giudiziarie, quale giudizio sereno posso mai avere sulla mia bocciatura da tale diritto , dal momento che altri con patologie minori della mia l’hanno ottenuta? E lo stesso è capitato a mia moglie che ha una scoliosi degenerativa, con alle spalle ben tre interventi alla spina dorsale in soli 6 anni e con la previsione di un nuovo intervento, alla quale venne negata la 104, cosa che invece altri con le stesse patologie hanno ottenuto tranquillamente. Cosa viene da pensare? Che se ci fossimo rivolti al politico di turno, se avessimo pagato i funzionari giusti, se avessimo abbassato la testa al momento giusto, avremmo ciò che ci è di diritto, così come è giusto che lo abbiano ottenuto altri? Faccio un ultimo esempio che non riguarda me, ma un disabile del mio paese, che ha una demenza da sempre e che vive una misera pensione. Con l’ufficio sociale di Diamante cinque anni fa , dovemmo lottare per il mantenimento di questa misera pensione e io personalmente da volontario ho dovuto fargli da accompagnatore a Scalea, a Paola, a Cetraro, finanche Magorno allora deputato della Repubblica fece un’interrogazione parlamentare su di lui dopo che la misera pensione gli era stata tolta senza un motivo apparente. Quando lo accompagnavo davanti le commissioni i soliti medici politici, dai quali dovevo nascondermi per non compromettere il povero disabile. E’ giusto tutto questo?

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