REPORT ASSEMBLEA SUI BENI COMUNI A BAGNO A RIPOLI

Lo scorso sabato 25 gennaio, presso il circolo Unione di Ponte ad Ema, si è tenuta la programmata giornata di studio “Beni comuni fra beni privati e beni pubblici”, organizzata dal Comitato Amici di Mondeggi Bene Comune, dal Forum dei Beni Comuni Firenze e da Legambiente Toscana: l’iniziativa ha inoltre avuto il patrocinio di Regione Toscana e ARCI Firenze.
L’iniziativa – nata con l’intento di fare chiarezza sul concetto di “bene comune”, recentemente usato e abusato spesso a sproposito sia da comuni cittadini che da pubblici amministratori – è stata senza dubbio un successo: la sala del circolo è stata gremita di oltre 150 persone, sino alla conclusione dei lavori. E’ emerso un forte interesse sull’argomento, trattato con profondità di analisi e pluralità di vedute dai vari relatori: inoltre, le numerose esperienze presentate dalle realtà territoriali toscane e non solo hanno evidenziato la vitalità del movimento popolare sui beni comuni e
la versatilità della declinazione concreta del concetto stesso di bene comune.
A fine mattinata l’assessore regionale Vittorio Bugli ha fatto il punto sullo stato dell’iter della legge regionale sui Beni Comuni, che dovrebbe essere approvata entro la fine della legislatura e che farà delle Toscana una delle prime regioni in Italia con uno strumento normativo specifico sui beni comuni. Significativo è stato il contributo del Sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, intervenuto nel pomeriggio in qualità di delegato alla
partecipazione di ANCI Toscana.
Oltre a Bugli e a Fossi, in sala erano presenti numerosi consiglieri di vari comuni, sia a titolo istituzionale che personale.
E’ stata notata da molti l’ingombrante assenza del “padrone di casa”: infatti, nonostante la partecipazione di colleghi illustri e del patrocinio regionale, il sindaco Francesco Casini non si è fatto vedere e non ha inviato neanche un contributo scritto di saluto. Evidentemente è fortemente convinto sia di essere molto preparato sull’argomento e di non avere bisogno di eventi come questo, sia del fatto che l’unica modalità di rapporto con queste tipologie di realtà possa essere costituita dall’indifferenza e dalla contrapposizione.
Anche a seguito di quanto ascoltato nella giornata di sabato il Comitato Amici di Mondeggi Bene Comune e tutta la Comunità Mondeggi hanno invece rafforzato le proprie convinzioni: i gruppi di persone, le comunità che si aggregano attorno alla cura e autogestione di un determinato bene pubblico sono sempre di più, ed è quantomeno miope – da parte di un amministratore pubblico – minimizzare il fenomeno e ridurlo alle sole frange antagoniste, la gestione condivisa dei beni comuni, l’autodeterminazione delle comunità sono processi che è ormai difficile arginare, perché sospinti dalla passione delle singole persone che vi partecipano. Queste esperienze costituiscono una risorsa enorme per
la società del futuro, e potranno sbocciare ed avere pieno compimenti solo se tutti gli attori in gioco (comunità di cittadini, ente pubblico, associazioni etc) si parlano reciprocamente senza schemi precostituiti, ma solo con l’obiettivo di trovare la via migliore per lo sviluppo ed il potenziamento dei beni comuni.

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