D’agricoltura nun si campa; no. Di spazzatura? Si

D’agricoltura nun si campa; no. Ce lo insegnano i pastori sardi, i piccoli ed i grandi agrumicultori delle nostre piane, i cerealicoltori. Tutti lavorano ad un prezzo imposto dal mercato che di solito non remunera neanche i costi d’impresa. O diventi un’agrindustria, spruzzi veleni e sfrutti i braccianti oppure sei fuori dai giochi. No. D’agricoltura nun si campa; no.

Di spazzatura si. Di spazzatura si campa. La puoi raccogliere, la puoi sotterrare – legalmente o meno – la puoi trasformare, la puoi incenerire, la puoi compostare o ci puoi produrre del biogas. Che bella parola magica questa…bio!

E’ così che all’ingresso del Parco Nazionale della Sila si è pensato di installare un bell’attrattore turistico. Un invito a tutto il meridione e, perché no, a tutta Italia di venire a sentire com’è profumata l’aria qui a Sud dove non ci sono le fabbriche. Una bella discarica, dove ammonticchiare un po’ della spazzatura proveniente da tutta la provincia, no forse dalla regione e, perché no, da tutta Italia.

Mica è detto che si debba venire in Sila solo con gli autobus e per venire a sciare. Oggi va di moda la multifunzionalità! Allora, certo, vanno bene le truppe di sciatori ed escursionisti, ma perché impedire ai Tir di andare e venire liberamente dal nostro territorio? Anche quello produce ricchezza e lavoro.

Più giù, a valle, poi, abbiamo installato una bella centrale a biomasse. Altrimenti ci dite che cosa ce ne facciamo di tutti questi alberi? Quelli più vecchi andranno pure tagliati prima che ci cadano in testa, o no? Ed anche per evitare gli incendi. Prima che prendano fuoco “da soli” li trasformiamo noi in energia. Con questa si che si campa, e ci si riscalda, e ci si illuminano le notti buie, e inoltre si rivende fuori visto che la nostra regione è già energeticamente autosufficiente, e si crea lavoro.

No. D’agricoltura nun si campa; no.

Ma a noi questo discorso non convince molto, ne vorremmo almeno discutere.

Perchè, al contrario, le statistiche ci dicono che a sfamare il mondo sono prevalentemente le piccolissime realtà contadine agroecologiche a conduzione familiare sparse nel mondo?

Allora ci si campa?

Perchè, al contrario del contrario, tantissimi studi scientifici affermano che nelle vicinanze di discariche, inceneritori e centrali a biomassa si muore di più?

Allora non ci si campa?

Avranno mica ragione questi del Comitato Ambientale Presilano che, per non far passeggiare i Tir avanti e indietro per scaricare tonnellate di rifiuti, si sono beccati multe e denunce?

Noi crediamo di si e perciò li abbiamo sostenuti sul campo, abbiamo sperimentato insieme il primo GAS presilano e continueremo a sostenerli anche nel momento in cui le istituzioni con un tempismo perfetto hanno deciso da che parte stare, con i predatori più che con i predati, con gli inquinatori più che con i cittadini.

Ci vediamo Sabato, Ex Officine/Rialzo, al pranzo solidale.

GAS Cosenza

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