IGRECO e il “pacco” di Natale

Pare sia pronto il “pacco” di Natale. Viste le uscite di maggioranza e opposizione rimaniamo l’unica voce contraria alla nascita dell’ospedaletto privato. Non c’è due senza tre. Tanti sono i tentativi della famiglia Greco di portare un pezzo della speculazione sulla salute dei cittadini in territorio rendese. Non dobbiamo fare neanche tanta fatica a prendere posizione visto che ci basta adattare uno dei vari comunicati usciti nel tempo. Al di là delle disquisizioni tecniche (area protetta, dissesto idrogeologico) e burocratiche (convenzioni, posti letto, varianti) che pure sono fondamentali, noi, come già in passato, solleviamo un problema politico. Crediamo infatti fermamente che nei servizi pubblici primari – acqua, rifiuti, scuola, sanità – non dovrebbe esserci nessuno spazio per il profitto privato. Si chiamano infatti Beni Comuni. Ed è paradossale che la proposta venga riportata in Consiglio Comunale proprio insieme all’approvazione del Regolamento comunale sui Beni Comuni.

Non possiamo non dichiarare la nostra contrarietà di fronte ad una finta iniziativa privata capace di generare ampi profitti che derivano però, quasi unicamente, da risorse pubbliche.

Una struttura sanitaria che possa definirsi privata dovrebbe investire capitali propri e farli fruttare sul “mercato” attirando quei clienti facoltosi insoddisfatti dal servizio pubblico o desiderosi di un servizio personalizzato o alternativo. La sanità privata calabrese, al contrario, campa quasi esclusivamente sui posti letto convenzionati e quindi sovvenzionati dal contribuente attraverso la sottrazione di risorse e posti letto dall’ambito della sanità pubblica.

Almeno quando si tratta della salute dei cittadini, non pensate agli appalti che verranno per la costruzione di queste strutture, ai voti da racimolare per le prossime elezioni, non pensate a quanti clienti potrete soddisfare, non pensate a quali cordate appartengano queste famiglie del notabilato politico e imprenditoriale. Pensate a fare la cosa giusta per tutti i cittadini e le cittadine che pagano le tasse sperando di poter usufruire, quando toccherà a loro, di una sanità efficiente e di alto livello senza dover affrontare viaggi della speranza in altre Regioni.

Seguendo queste priorità, siamo assolutamente persuasi che la via giusta sia quella di una sanità svincolata da interessi partitici e da necessità di profitto privato, svincolata da interessi familiari e di cordata, che pensi esclusivamente al buon funzionamento del sistema magari evitando di chiudere poli sanitari fondamentali nei territori montani e periferici e utilizzando le risorse pubbliche per incrementare il personale medico, paramedico ed amministrativo attraverso scelte di qualità e non clientelari. Commissario o non Commissario, Regione o Comune, tutti che rimpallano le loro responsabilità. Mentre voi pensate alle speculazioni, noi aspettiamo in fila al Pronto Soccorso e spesso moriamo prima di poter fare gli esami clinici necessari. Agli esponenti della casta tutta: Se avete un po’ di dignità residua vergognatevi!

Coordinamento Territoriale #DecidiamoNoi

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