I prossimi passi di Napoli Capitale, una provocazione a Sud

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Fa sentire la sua voce il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in un post di ieri nel quale, dopo un cappello storico sulla dignità della città di Napoli dal 1861 in su, si scaglia contro

“un Governo ad evidente trazione anti-meridionale, di fronte al rafforzamento dell’asse Lombardo-Veneto per l’attuazione del referendum autonomista – già lavorano per dirottare la gran parte delle risorse verso i ricchi, dando elemosine al Sud, magari con la veste ingannevole di un pseudo reddito di cittadinanza – noi dobbiamo lanciare una sfida storica, mai pensata ed attuata sinora. La Lega ed i suoi accoliti agiscono con odio verso i Sud, con azioni discriminatorie, con pratiche all’insegna della disuguaglianza. Noi non dobbiamo pagarli con la loro stessa putrida moneta. Ma dobbiamo lavorare alacremente per rafforzare la coesione nel nostro Paese, valorizzando autonomie e differenze. Italia unita nelle sue differenze […]. Autonomia del Sud non contro il Nord, ma per costruire un Paese in cui cessino finalmente le discriminazioni. Noi non odiamo i settentrionali, anzi, a differenza, invece, di chi odia i meridionali”.

Annuncia il Sindaco alcune azioni che saranno realizzate nei prossimi mesi.

  • La richiesta di maggiore autonomia della Città. Come i governatori del Lombardo-Veneto tentano la carta dell’autonomia per avere più ampi spazi di manovra e provare a radicalizzare il concetto di federalismo fiscale trattenendo la gran parte delle risorse per se, anche Napoli, secondo de Magistris, dovrà diventare sempre di più città Capitale di un Sud in cerca di riscossa
  • La questione del debito che strozza la maggior parte dei Comuni del Sud innescando il meccanismo del commissariamento e quindi la spoliazione dell’Ente di ogni tipo di autonomia e potere. Bisogna quindi cancellare ogni debito ingiusto, “in particolare quello contratto nelle gestioni commissariali post-terremoto ed emergenza rifiuti, noi non lo riconosciamo. Lo cancelliamo dal nostro bilancio. Quei debiti non sono stati contratti dalla Città e dai napoletani, anzi noi siamo vittime ed andremmo semmai risarciti, altro che pagare il debito agli usurpatori!”
  • Realizzazione di una moneta aggiuntiva all’euro per dare forza a Partenope.

Chiude il suo intervento augurandosi che “se il Popolo vorrà e lotterà avremo una Città anche sempre più efficiente, vi sarà sempre più benessere per tutte e tutti, in libertà ed autonomia, senza i lacci di nessun padrone. Autonomia è potenza, democrazia è anche partecipazione alla rivoluzione. Il momento giusto è adesso. E vediamo se il separatista che urlava prima il Nord e contro Napoli e i napoletani oggi ostacolerà questo progetto di autonomia dal suo scranno di Ministro dell’Interno. Noi, a prescindere, come sempre, andremo avanti, ed attueremo l’Autonomia, sempre per e mai contro!”

AUTONOMIA, DEBITO, MONETA. Staremo a vedere come verranno declinati questi temi nei prossimi mesi.

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