Ripristino pensioni e indennità disoccupazione per i detenuti

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Al Ministro della Giustizia Andrea Orlando Al Presidente dell’INPS Prof. Tito Boeri Oggetto : ripristino pensioni e indennità di disoccupazione revocate ai detenuti per effetto della Legge Fornero Con l’entrata in vigore della L.92/2012, in base all’art.2 commi 58/63, dallo scorso maggio sono state revocate le prestazioni previdenziali a circa 15.000 detenuti. Molti detenuti si sono rivolti alle scriventi per essere supportati nelle procedure legali al fine di riottenere la prestazione previdenziale revocata. Per alcuni di loro è stata presentata diffida nei confronti dell’INPS per il ripristino delle pensioni e dell’indennità di disoccupazione(Naspi) revocati in precedenza, in quanto detto provvedimento va a ledere i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione(artt. 25 e 38) svincolati,peraltro, dal titolo del reato. In merito all’indennità di disoccupazione c’è da sottolineare che la Legge, al comma 58 dell’art.2, stabilisce che il giudice debba dimostrare la provenienza fittizia della contribuzione da cui deriva la prestazione ed anche in assenza di pronunciamenti giuridici in merito: in ciò, va evidenziato il carattere arbitrario della revoca in quanto la prevalenza dei detenuti lavora alle dipendenze del Ministero della Giustizia stesso. A seguito della recente sentenza emessa dal giudice del lavoro del Tribunale di Teramo, Daniela Matalucci, con cui si dispone il ripristino della pensione di invalidità a favore del detenuto e che costituisce un precedente importante, vi invitiamo a voler ripristinare i trattamenti previdenziali revocati sino ad oggi e a voler rivedere una norma che nello specifico pone una discriminante ulteriore su persone che stanno già scontando la pena per i reati commessi. La richiesta di un vostro intervento immediato mira a ristabilire innanzi tutto il diritto di coloro che si son visti da un giorno all’altro revocare il beneficio ; inoltre, a fronte della sentenza di Teramo volta a ribadire i principi costituzionali ignorati dalla Legge Fornero, consideriamo opportuno da parte dell’INPS evitare la valanga di ricorsi che incombe, e l’ulteriore danno erariale per il futile esborso di spese legali a carico INPS, ovvero dei suoi contribuenti lavoratori e pensionati. Certi che avvierete una riflessione in tempi brevi, vogliate gradire distinti saluti Roma 28.11.17

p. Associazione Yairaiha Onlus (Sandra Berardi)

p. Cobas Confederazione dei Comitati di Base (Vincenzo Miliucci)

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