Di Francesco Cirillo

E’ una vergogna la notizia che sta rimbalzando su tutte le agenzie nazionali e di sicuro fra poco anche in quelle internazionali. Si perché Mimmo Lucano ed il suo cosiddetto modello Riace è conosciuto in tutto il mondo. E’ una vergogna quello che la Procura di Locri ha fatto nei suoi confronti. Non voglio neanche sapere le motivazioni di tale gesto, non voglio neanche leggere carte, non voglio nemmeno conoscere il nome dei giudici che hanno avuto il coraggio civile ad emettere nei suoi confronti un qualsiasi avviso di garanzia. Non credo agli errori giudiziari, la giustizia non sbaglia, non sbaglia mai. La giustizia è cosciente di quello che fa, perché i magistrati studiano e ristudiano ciò che devono fare e conoscono le persone che devono e vogliono colpire. Non è mai cieca, come spesso viene raffigurata, con la bilancia in mano, ma ci vede benissimo. Io credo nella volontà politica della magistratura a perseguire chi danneggia la politica imperante, ed in una Calabria corrotta fino al collo, con massonerie in tutte le città, consorterie politiche che elargiscono danaro pubblico in ogni dove, speculazioni edili e distruzioni del paesaggio, incendi boschivi voluti ed effettuati impunemente per mesi di seguito, ladri e ladroni infilati in tutte le funzioni pubbliche, attacchi ‘ndranghetisti quotidiani dal più piccolo paesino fino alle grandi città, questa notizia all’uomo più conosciuto e ben voluto d’Italia, non solo dagli immigrati che lui indefessamente aiuta da venti anni, è davvero sconvolgente. Non serve oggi raccontare quanto è successo a Riace. Frequento quel luogo dell’anima da almeno 15 anni e conosco nei minimi particolari non solo l’umanità di questa persona, ma dell’intero paese che non ha mai costruito barricate all’accoglienza ma ponti, porte aperte, braccia larghe. Mimmo se non avesse avuto un paese come Riace non avrebbe mai potuto fare ciò che ha fatto, e tutti sanno ciò che ha fatto. Non è il sistema romano delle cooperative, né quello che vorrebbero le istituzioni attraverso i suoi sistemi di controllo che apparentemente tendono all’accoglienza ed invece sono costruite per controllare, respingere, rinchiudere gli immigrati, spingendoli alla latitanza, alla fuga, alla clandestinità. Per tutto questo la Procura di Locri dovrebbe vergognarsi per quanto ha fatto, serva dei poteri forti, serva della politica nazionale governativa, serva di tutti i servi.
Adesso accorreranno quelle schiere ipocrite di politici che vorranno farsi la bella faccia e farsi fotografare assieme a Mimmo…”tutti con Mimmo” diranno e tutti a dire che “la giustizia faccia il suo corso”, che Mimmo verrà archiviato o assolto, e tutti a pararsi avanti e farsi belli senza dire una sola parola contro lo schifo che questa inchiesta ha al suo interno. Mimmo deve circondarsi solo dai “suoi” immigrati, dal “suo” popolo, saranno loro i fratelli e sorelle immigrate che lo manterranno puro e onesto così come lo è sempre stato.

Francesco Cirillo

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