Minniti a Gioiosa per spiegare come buttare a mare gli immigrati

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Il 9 giugno si svolgerà un grosso convegno sulle problematiche dell’immigrazione con grande dispiegamento di forze politiche e istituzionali, dal presidente della regione Oliverio, ai Prefetti, a vari sindaci. Il convegno è stato organizzato da “Europe direct”, che ha sede a Reggio Calabria e che ha messo a disposizione pullman gratuiti con partenze da Reggio Calabria, Catanzaro, Lamezia Terme, Cosenza, Gioia Tauro. Un vecchio metodo per raccogliere pensionati con la promessa di un ricco buffet e così riempire la sala. Il convegno ha come tema l’immigrazione, senza avere però al tavolo di lavoro, e non solo a quello di lavoro anche a quello del pranzo,  neanche un rappresentate degli immigrati o di quelle associazioni che sul territorio lavorano a fianco degli immigrati senza gestire un solo euro. Insomma i soliti volontari rompiscatole. Il titolo altisonante del convegno è:

 “L’ITALIA E I MIGRANTI…LE POLITICHE EUROPEE E LE PROPOSTE DELLE REALTÀ LOCALI”, le esperienze e le buone pratiche di accoglienza e di integrazione della Calabria a confronto.” 

I lavori inizieranno alle 9 del mattino per finire alle 16,30 con una giusta pausa pranzo. Insomma le solite passerelle dove tutti si diranno bravo, bene e bis, e tutti si applaudiranno l’un l’altro calorosamente. Manca, però, e clamorosamente, un nome che caratterizza l’accoglienza in Calabria che è quello di Mimmo Lucano sindaco di Riace. E’ lui che davvero sa come fare accoglienza, mettendola in pratica, senza creare ghetti e soprattutto dando posti di lavoro a ragazzi della stessa Riace. Settanta giovani che lavorano nell’assistenza degli immigrati, oltre 400 persone provenienti da tutti i paesi dell’Africa sistemati in case e non in baracche, ai quali Mimmo e la sua gente di Riace danno una prospettiva di vita, nelle minime possibilità che può fare un sindaco di un piccolo paese della Calabria. E’ questo il modello da seguire non quello dettato dalle cooperative fasulle, dagli alberghi fantasma, e soprattutto dalle politiche di espulsione che il nuovo decreto Minniti-Orlando ha messo in campo. Ed ecco la ciliegina sulla torta. Al convegno sui migranti è atteso l’arrivo di Benito Minniti. Il peggior ministro degli interni, figlioccio di Cossiga e della peggiore specie democristiana, mai esistito nella nostra repubblica. E’ come se ad un convegno organizzato dai Pompieri e dalla protezione civile, su come limitare gli incendi, fosse previsto l’intervento di un piromane. Cosa dirà agli astanti il super Ministro? Come rinchiudere i migranti appena sbarcano? Su come espellerli e rimandarli nei loro luoghi di provenienza fra guerra e fame? Su come istituire nuovi centri lager in ogni regione e affidarli alle solite Misericordia, Arci e via dicendo? Di cos’altro potrà parlare se non di questo dal momento che il suo decreto parla solo di questo? Non potremo saperlo purtroppo, perché il convegno sarà blindato. Non solo dalle forze dell’ordine che sicuramente controlleranno tutto il circondario, ma dagli stessi organizzatori i quali hanno già scritto nel documento di presentazione che bisognerà iscriversi. Un avvertimento agli eventuali contestatori del convegno. Attenzione è possibile che sempre grazie alle direttive del Ministro Benito Minniti, se sarete fermati dalle forze dell’ordine, sarete oggetto di fogli di via così come avvenuto a 13 attivisti calabresi che intendevano recarsi al G7 di Taormina e fermati a Villa San Giovanni, senza alcuna giustificazione apparente, e  rispediti dopo 10 ore di sequestro nel commissariato ai propri paesi di residenza.   

 

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