OCCHIUTO RISPONDA A QUESTE DOMANDE!

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“La Cosenza che verrà tra grandi opere e sostenibilità ambientale”, questo è il titolo dell’iniziativa promossa dal sindaco Occhiuto, che si svolgerà domani, martedì 21 febbraio, presso la sala del Coni.  Verranno illustrate le priorità dell’amministrazione, dal nuovo stadio “S.Vito-Marulla” alla Metroleggera fino al nuovo Ospedale civile dell’Annunziata.

Chi credeva o sperava che al centro dell’incontro ci sarebbero stati temi come il centro storico e i quartieri popolari, l’emergenza abitativa o il welfare, rimarrà deluso.

La Cosenza del domani è la Cosenza proprietà dei palazzinari e dei gruppi di potere che costruiranno e gestiranno le grandi opere in salsa bruzia. Lo chiamano project financing.

Qualche domanda vorremmo porla anche noi al primo cittadino.

Solo un anno fa promuoveva sit-in per il NO alla metroleggera, cavallo di battaglia dell’ultima campagna elettorale che lo ha visto vincere clamorosamente, cosa lo ha spinto a cambiare radicalmente idea? Comune e Regione hanno scambiato  la nostra città per un album dei calciatori: “tu cedimi questo che io ti permetto di costruire quello” è il succo delle trattative in corso tra gli enti.

L’idea di bellezza a cui Occhiuto è devoto è legata esclusivamente alle opere pubbliche? Chi da anni è in attesa di una casa popolare o  chi come, ad esempio i lavoratori delle cooperative, vive con poche centinaia di euro, cosa se ne fa del nuovo stadio? E da chi sarà gestito quest’ultimo?

La bellezza a cui si fa riferimento forse è quella degli appalti e dei milioni di euro in ballo.

Si tenta di cavalcare la profonda indignazione che c’è in città rispetto all’emergenza sanitaria, per proporre la costruzione di un nuovo ospedale, fingendo di non sapere che il problema è dato dalla malagestione della sanità in questa terra. Volete mettere morire in una corsia nuova di zecca invece che in una costruita il secolo scorso? Veri e propri sciacalli!

Data la rapidità con la quale Occhiuto ha cambiato idea rispetto alla metroleggera, ci viene da chiedergli cosa ne sarà del progetto di autorecupero e di riqualificazione degli immobili occupati e abbandonati, tanto sbandierato nei mesi scorsi? Cambierà idea anche su questo?

E il centro storico? Continuano a susseguirsi gli incontri a palazzo dei Bruzi tra l’amministrazione e i rappresentanti dei comitati di quartiere. Se, da un lato, le priorità di chi vive il territorio puntano alla tutela dell’incolumità pubblica, alla vivibilità dei quartieri e alla ricerca di soluzioni strutturali per questioni cruciali come quelle della casa, del lavoro e della precarietà attraverso mappature, proposte dal basso e presidi di quartiere (più volte si è chiesta una pianificazione e delle progettazioni condivise e partecipate sul piano strutturale e sul recupero di alcune aree), dall’altra, Occhiuto ignora totalmente le discussioni che avvengono all’interno del tavolo istituzionale decidendo che le priorità di Cosenza vecchia sono opere come l’ovovia e il museo “virtuale” di Alarico. Che senso ha tutto ciò? A queste politiche “spettacolari” opporremo la determinazione e la dignità di cosentini e cosentine.

Grandi opere e sostenibilità ambientale: siamo davvero curiosi di ascoltare in quali voli pindarici si produrrà l’inquilino di palazzo dei Bruzi per spacciarci come sostenibile un’opera inutile e dannosa come la metropolitana di superficie che sventrerà il nostro territorio e causerà, dati degli esperti alla mano, un sensibile aumento tanto dell’inquinamento ambientale che di quello elettroacustico.

Insomma, ancora una volta, aspettiamo risposte concrete e non proclami, slogan e titoloni.

Prendocasa Cosenza

Comitato Piazza Piccola

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