Con Manna a Rende il principio della “continuità dell’azione e delle funzioni amministrative” è salvo

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Tutti adirati con il Sindaco Manna e la sua idea di cambiamento. La cosa ci sorprende molto visto che, Marcello, ha si sfoderato la spada della svolta e del rinnovamento per affrontare le elezioni comunali rendesi contro una classe dirigente oramai logora e (a detta sua) inefficace ma non ha mai promesso un cambiamento in positivo. In quale capoverso del programma del Sindaco trovate che il cambiamento sarebbe stato migliorativo delle condizioni di vita della città? Se poi ci aggiungiamo che la popolazione ha finalmente voluto premiare una “coalizione civica” apponendo una X su liste denominate Rende Centro Destra, Forza Rende e Fratelli di Rende che cosa abbiamo da recriminare oggi?

La grossa critica che da sempre dal Mondo di Sotto abbiamo mosso al Principato parte seconda è quella di aver interrotto una stagione positiva fatta di programmazione e progettazione urbanistica che ha prodotto una cittadina ordinata e all’avanguardia (basti pensare a quel gioiello di Edilizia Popolare che è il Villaggio Europa/CEEP). Anche l’ultima inchiesta che ha interessato Sandro Principe si è attardata su fatti secondari come la concessione di un bar e qualche “incontro” elettorale sospetto sorvolando totalmente sul tema più evidente che è quello della colata di cemento speculativa abbattutasi sul territorio negli ultimi decenni.

Una colata voluta e progettata nei minimi particolari visto che negli anni il Consiglio Comunale rendese ha sempre avuto al suo interno una presenza massiccia e qualificata di palazzinari. Complice “una errata” valutazione dello sviluppo dell’Università della Calabria, ci siamo trovati di fronte ad una crescita massiccia degli immobili oggi destinati a rimanere chiusi in attesa di qualcuno che se li compri o almeno li prenda in affitto. A partire dalla centralissima Via Rossini i palazzi sono imbandierati con festosi richiami: FITTASI, VENDESI.

fittasi

Ma ritorniamo ai giorni nostri, al Laboratorio Civico. La vera incongruenza con il proclama elettorale non sta’ in qualche buca in più o in qualche lampadina fulminata ma nella promessa fatta da Marcello Manna,  travestitosi solo per un attimo da Grillino Tribuno del Popolo, di aprire tutti i cassetti comunali. Inutile sottolineare che tale promessa ad oggi è rimasta inevasa.

Il principio della “continuità dell’azione e delle funzioni amministrative” è salvo. Per noi è facile ricordare agli smemorati tifosi di questo o di quello schieramento la veridicità del nostro teorema oramai ampiamente dimostrato dalla storia:  “i liberatori non esistono. Sono solo i popoli che si liberano da sé”.

In effetti tutti i libertadores nostrani subiscono una mutazione antropologica una volta raggiunta l’agognata poltrona. Manna non fa eccezione. Solo qualche esempio tanto per gradire:

METROPOLITANA LEGGERA

Prima: “In tale contesto il progetto della metropolitana leggera appare superato dal punto di vista funzionale per l’impatto ambientale e il rapporto costo/benefici, come dimostrano le esperienze di altre città non solo italiane.” (http://www.marcellomanna.it/chi-siamo/)

Dopo: “Si tratta di una infrastruttura strategica – afferma – in grado di favorire la mobilità innanzitutto fra Rende, con la sua Università, e la vicina Cosenza.” (http://www.cn24tv.it/news/)

COMITATI DI QUARTIERE

Prima: “Il primo obiettivo è un risultato politico che intendiamo perseguire. Il cittadino deve partecipare attivamente alla vita amministrativa della città. A tal fine è necessario che si pensi a comitati di quartiere che possano sviluppare forme di gestione ed intervengano direttamente nella vita politica della città” (dal Programma elettorale)

Dopo: non pervenuto

PALAZZETTO DELLO SPORT

Prima: “Completare il palazzetto dello sport e restituirlo una volta per tutte alla cittadinanza e dedicare questo spazio sia a grandi eventi sportivi che a concerti rock di richiamo per tutto l’hinterland”. (dal Programma elettorale)

Dopo: non pervenuto. Qualche ritocco qua e là per tappare qualche infiltrazione e distribuire gli ultimi denari residui. Al suo posto l’apertura di un’Area della Musica ovvero una Discoteca privata all’aperto. Così almeno possiamo dire di aver più o meno soddisfatto il punto sui concerti rock!

polifunzionale

Sul fronte palazzinari non sembra esserci stata nessuna svolta epocale; anzi. Si procede, anche in questo campo, seguendo lo stesso principio di “continuità amministrativa”. Da una parte si avanza velocemente per completare quella inutile (e sicuramente non strategica) struttura del Parco Acquatico, dall’altra sono stati fatti tentativi (naufragati per scontri tra potentati politici) per strappare a Cosenza lo scettro della Sanità Privata attraverso la concessione al gruppo iGreco di terreni per la costruzione di un Ospedaletto Privato.

Inoltre, alla faccia della crisi del mattone, è il momento che anche Viale Principe subisca quello che già è accaduto per Viale Mancini. Numerosi cantieri sorgono festanti ai lati dell’importante arteria dopo aver trasformato gli ultimi lembi di terreno agricolo elevandoli finalmente al rango di terreno edificabile atto ad accogliere nuove e lussuriose (nel senso che provocano forti sensazioni erotiche nei palazzinari) colate di cemento.

palazzi

Nulla di nuovo sotto il sole. Noi rimaniamo in attesa fiduciosi che il Sindaco Manna apra i cassetti, cataloghi i documenti e renda pubblico ciò che è successo nell’ultimo ventennio a Rende fino al commissariamento ed al predissesto. Non abbiamo l’ardire di chiedergli di continuare il lavoro anche per i tempi di competenza della nuova gestione. Suggeriamo solo a titolo d’esempio l’ambito dei Rifiuti e della gestione dell’Acqua potabile.

Malanova vostra!

“i liberatori non esistono. Sono solo i popoli che si liberano da sé”

 

 

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