Lo stato d’emergenza lo dichiariamo noi

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Il comitato Piazza Piccola nella giornata di ieri è sceso di nuovo in strada con un sit in sul lungo fiume. Come promesso, ha  “sporcato” le passerelle e i salotti buoni di cosenza mettendo in mostra il degrado e l’ abbandono che attraversa il centro storico, relegando i suoi abitanti in una condizione di invisibilità.  Ad attendere il sit- in, già dal primo pomeriggio, un nutrito dispositivo di forze dell’ordine. Sono stati mostrati ai passanti la mappatura dei crolli, diverse foto con situazioni di criticità, si è volantinato l’intento della giornata e si sono raccolte firme riguardanti i 5 punti su Cosenza vecchia proposti dal comitato.  In serata si è riusciti ad intercettare il neo assessore Sgarbi e il sindaco Occhiuto.  Il primo, dopo essersi fermato ed aver osservato il materiale portato in piazza dal comi, si è impegnato a portare in consiglio comunale le condizioni del centro storico. Al sindaco sono state ribadite le richieste del comitato, ormai inderogabili: la  ripresa dei lavori di rimozione delle macerie su via bombini ed una decisione risolutiva sui diversi immobili a rischio, la bonifica e la derattizzazione delle vie. La risposta ottenuta è di un intervento di bonifica da parte del asp, la ripresa dei lavori di messa in sicurezza ed il sollecito ai proprietari degli immobili pericolosi, già diffidati dall’ amministrazione, affinché esaguano i lavori necessari alla messa in sicurezza in tempi rapidi.  Il comitato al termine del incontro ha voluto chiarire che,  se ciò che è stato detto non si tramuterà con celerità in fatti concreti,  tornerà di nuovo a bloccare il centro storico.

Questo è solo l’inizio di una battaglia che vuole puntare a portare le problematicità del centro storico al centro del dibattito  e del agenda politica di questa città e di questa amministrazione.  C’è bisogno che tutte le forze che giornalmente danno un contributo culturale e politico fuori dalle logiche speculative  siano promotori al fianco di chi vive la città vecchia per creare un movimento che faccia rinascere il centro storico in ogni vicolo . Costruiamo insieme l’autonomia dei popoli. Facciamo in modo che il “Decide la città ” non rimanga solo uno slogan ma diventi incrocio di idee e pratiche su cui costruire il nostro agire

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