Ramadan: il Centro Culturale Islamico di Cosenza

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Giugno 2016. Ramadan. Al tramonto l’aria delle ex Officine delle Ferrovie della Calabria profuma di menta e di spezie mentre risuonano melodie orientali, i capannoni si trasformano per creare spazio e dare la possibilità di esercitare un diritto altrimenti negato; quello di praticare liberamente le proprie tradizioni religiose. Spazio liberato, spazio strappato con tanti sacrifici alla speculazione edilizia che diventa un contenitore di iniziative sociali e culturali, un polmone di relazioni al centro della città ancora non valorizzato, viste le precarie condizioni in cui versa, dalle diverse amministrazioni che si sono alternate in questi ultimi anni alla guida della città. C’è stato, in verità, chi voleva “valorizzarlo” attraverso metri cubi di cemento, chi voleva trasformarlo in un Auditorium finalizzato ai grossi eventi, chi ancora oggi vuole trasformarlo in una Chiesa o in un Museo polveroso attraverso progetti non partecipati alle realtà sociali residenti. Le realtà che abitano le Ex Officine, chiedono oggi di essere visitate dalla “nuova” Amministrazione per discutere dell’unico progetto possibile ovvero che l’area divenga quello che già è, un’occasione di socialità e di riscatto dal basso per i tanti che vogliono costruire altri meccanismi politico-sociali.

L’incontro con il Centro Culturale Islamico ci permette di conoscere un pezzo di questo laboratorio sociale esistente al numero civico 39 di Via Popilia, in quella struttura un tempo chiamata Rialzo e che oggi ospita, oltre all’omonimo Centro Sociale, anche L’Auditorium Popolare, la Palestra, la Cucina, gli Ultrà ed il GAS Cosenza. Alcuni magazzini abbandonati a se stessi senza copertura e con i muri anneriti dagli incendi della spazzatura che li riempiva, nel tempo sono diventati la sede dignitosissima della comunità islamica cosentina. Anche se c’è ancora tanto da fare, chi conosce il prima ed il dopo fa fatica a riconoscere gli spazi ripuliti grazie alle varie ristrutturazioni e che oggi sono divenuti un punto di riferimento per tanti nostri concittadini e per tanti migranti grazie alle attività che vi si svolgono, dai momenti di preghiera a quelli di scambio culturale, dal dopo scuola per i bambini al festeggiamento delle principali ricorrenze religiose.
Una di queste, forse la più importante è certamente il Ramadan; un mese di solidarietà, di spiritualità e di condivisione. Si inizia dall’aurora attraverso l’astinenza dal cibo e da tutte quelle piccole e grandi gioie, anche lecite, che scandiscono la vita di tutti i giorni per non essere distratti e per meglio sperimentare e vivere momenti di intensa spiritualità. Solo dopo il tramonto la comunità si ritrova per condividere un pasto composto da alcuni piatti tipici che caratterizzano questo mese sacro ai musulmani di tutto il mondo.
Nel video che segue Jamal, presidente del Centro Culturale, ci spiega meglio il significato del Ramadan.

Ramadan from Malanova info on Vimeo.

 

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