Dai Quartieri: Inchiesta sullo stato del Centro Storico

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Si ricomincia. Dopo il silenzio assordante ritornano i dibattiti su Cosenza Vecchia. Tutti interessati alla sua rinascita, tutti preoccupati dei suoi crolli. Non c’è programma che non contenga un passaggio relativo alla ricetta miracolosa capace di inaugurare un nuovo rinascimento per il luogo della memoria bruzia. In questo periodo di campagna elettorale tutti hanno la soluzione, l’idea vincente e le risorse giuste.  In realtà il centro storico subisce la stessa sorte di quelle prostitute raccontate nelle canzoni di De Andrè, corteggiate, ricercate e lusingate nel momento del “bisogno” per poi essere disprezzate un attimo dopo.

“Vecchio professore cosa vai cercando in quel portone
forse quella che sola ti può dare una lezione
quella che di giorno chiami con disprezzo pubblica moglie
quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie. “

(F. De Andrè, La città vecchia)

Il prezzo delle voglie dei vecchi professori della politica è il voto, per accaparrarsi il quale sono disposti a tutto. La dote di consensi che possiede questa vecchia e disponibile zitella è cospicua e proprio per questo, prima delle elezioni, si sprecano le lusinghe, le parole dolci e le promesse di matrimonio.  Dopo solo il silenzio e la dimenticanza. Si chiamano strategie elettorali.

Per questo vi riproponiamo un documento importante del Comitato Piazza Piccola che ci apre gli occhi sulla reale situazione di una delle piú importanti e rappresentative zone della nostra città da troppo tempo dimenticata.

Vi proponiamo il punto di vista di chi abita i vicoli di Cosenza Vecchia, di chi la ama e la odia profondamente, sempre, non solo prima delle elezioni.

Dove non arrivano le bombe, arriva incuria e abbandono…(PDF)

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